Già dalla strada, è difficile non notare questa piccola reggia emergere dalle nebbie di un isolato paesino della pianura padana.
Ad una prima occhiata, questo gioiello in stile liberty non sembrerebbe nemmeno abbandonato se non fosse per la vegetazione del parco che ha iniziato a crescere fuori misura.
Ed incredibilmente, anche gli interni sono splendidamente conservati. I soffitti a cassettoni, le tappezzerie damascate, i corrimano in ferro battuto, le porte in mogano intagliate a mano, parlano di un passato signorile. Conosciamo l’inizio della sua storia, ma non l’epilogo. Realizzata all’inizio del ‘900 da un’industriale proprietario di uno dei tanti stabilimenti industriali della zona, è stata probabilmente abbandonata intorno alla metà degli anni ’80, stando alle date dei giornali rinvenuti in casa.
Il buio in cui la villa è immersa, non rende giustizia alle vetrate colorate, ai marmi policromi e alle splendide tappezzerie floreali dei saloni e della camera da letto. Su tutto, uno strato di polvere che avvolge la casa quasi a volerla proteggere da sguardi indiscreti.
Dopo una breve esplorazione, lasciamo la casa al suo silenzio, consapevoli che abbia ancora molto da raccontare del suo passato.
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