La casa cubista sull’albero

Un delirio cubista nel bel mezzo di un bosco. Sfere, scale e forme dissonanti per una casa che ricorda più una navicella spaziale atterrata sulla terra e rimasta lì ad arrugginire, tra l’incuria e i rampicanti.

Una struttura già all’epoca della realizzazione fuori dai canoni architettonici e che ancora oggi sembra provenire da un altro pianeta, specie nel contesto di una provincia romana inquadrata in regolari villette e placidi condomini.

Fino al 1995 è stata il simbolo della ribellione neorealista di Giuseppe Perugini, che la volle come propria dimora negli anni ’60. All’epoca della costruzione la sperimentazione aveva assunto forme e dimensioni futuristiche.

Sulla spinta del rinnovamento della società ormai stantia dei decenni precedenti attraverso l’architettura che diventa sia esercizio di stile, con la valorizzazione dell’arte figurativa insita nel progetto, sia riflessione del concetto stesso di abitare uno spazio, questa casa divenne l’emblema dell’ambiente architettonico romano dell’epoca.

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