All’apparenza può sembrare una chiesa di campagna come tante, di quelle frequentate all’occorrenza dai contadini della zona. Eppure, questa chiesetta piccola e spoglia, ha una lunga storia da raccontare.
Fu fatta edificare presumibilmente nell’800, da un famiglia nobiliare genovese che, in questa zona rurale, aveva acquistato la fattoria più antica della regione, appartenuta anche ai Granduchi di Toscana.
Qui vennero fondate delle aziende agricole dedite alla selezione di bovini razza chianina e suini, con un grande centro zootecnico annesso.
La piccola chiesetta distaccata rispondeva alle esigenze spirituali dei coloni e, nel primo dopoguerra, venne dedicata ai caduti della Grande Guerra, durante la quale perse la vita anche il tenente Beppino Puccio, giovane discendente della famiglia.
Una lastra commemorativa e due lapidi in marmo è tutto ciò che resta di questo periodo. L’unica traccia del presente: una rosa bianca, deposta su una piccola bara ai piedi dell’altare.
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