La bottega dell’artista

Bottega di un artista o salone d’arte? Nessuno penserebbe che questo ex casolare di campagna, unico nel suo genere, sia stato inaugurato nel 2000 come pizzeria e birreria.

Tra bozzetti e ricostruzioni dei progetti di Leonardo da Vinci e calchi delle opere di Michelangelo e altri volti noti dell’antichità classica, la sensazione è piuttosto quella di camminare in un museo dedicato ai grandi artisti del Rinascimento, se non fosse per i menù e le stoviglie rimasti accatastati su alcuni tavoli. Eppure, qui il servizio doveva essere all’altezza dell’arredamento del locale a giudicare dalle recensioni entusiaste ancora presenti su TripAdvisor. Alcuni lo definiscono addirittura uno dei migliori locali della regione, ma dal 2014, a causa di una maxi multa per abuso edilizio, il declino e l’inevitabile chiusura.

Ma la genialità visionaria di questo imprenditore non si è limitata a questa locanda del Cinquecento. Ad affiancare la pizzeria c’erano anche una chiesetta gotica adibita a discoteca estiva e ben due ristoranti ricavati all’interno di due aerei sovietici (veri, naturalmente). Un progetto ambizioso quello del gestore, che oggi è in stato di abbandono a causa del fallimento della società che lo gestiva. Dal giorno della chiusura, il titolare, mastro birraio, ha iniziato a svolgere un’altra attività senza abbandonare la propria passione per la birra.

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