La colonia abbandonata nel bosco

In quel posto ho vissuto cinque estati della mia vita, delle quali ricordo tutto perfettamente nonostante siano passati ormai 30 anni. Quel prato dove si andava a giocare, il chiosco, il bosco sacro. Quanti abbracci, sorrisi e pianti, quanti arrivi e partenze…quanti segreti conserva quella colonia!“. La ricorda così quella colonia G.F., all’epoca appena adolescente.

Tantissimi i bambini e i ragazzi che hanno passato qui la loro estate dagli anni Settanta fino ai primi anni del Duemila, periodo della sua chiusura e abbandono.

Questa splendida colonia montana, ora immersa in una tetra boscaglia, ai tempi aveva un curatissimo parco con tanto di campo da calcio, basket e parco giochi. Qui, un paio di scivoli arrugginiti ancora riescono a far capolino dalla sterpaglia.

Facile perdersi negli interni labirintici. Nonostante la furia distruttrice di vandali e ladri, stupisce trovare letti e materassi ancora imballati, insieme a tutta la documentazione di chi ha gestito e frequentato la casa vacanze. Tante anche le foto di gruppo dei ragazzi, quelle scattate come ricordo in vista della partenza a fine estate. E i ricordi si trovano anche negli stessi armadietti, che ancora conservano i teneri messaggi scritti a mano dai bambini rattristati dal dover salutare i loro compagni.

Dei dormitori, delle cucine, della mensa, dell’area concerti restano per lo più gli affettuosi ricordi di chi l’ha vissuta e amata e non la dimenticherà mai. Chissà, invece, quanti ricordi avrebbe ancora potuto lasciare in tanti altri ragazzi, chissà quante storie avrebbe potuto ancora custodire.

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